Bombi impollinatori, usati e buttati


La scelta biologica che nasconde l'anima nera


Bombi usati e buttati


Bombi impollinatori, gettati dopo il periodo di fioritura




I bombi utilizzati per l'impollinazione spesso vengono sacrificati dopo il periodo di fioritura

La pubblicità vuota e ingannevole fa credere che le scelta di comprare bombi sia una opzione biologica ed etica.
Nulla di più falso.
Si legge che l'uso dei bombi come impollinatori rientra in un programma più ampio di difesa ecocompatibile e di lotta biologica e integrata.

Il senso reale del biologico è il sistema ciclico e integrato con processi naturali, cosa che non esiste se noi dopo il periodo di utilizzo, buttiamo tutte le arnie nella spazzatura.
Nei processi biologici non può esistere tale spreco, tale pura e meschina cattiveria.

I pratica tutto il cartone, casa dei bombi, dove vi sono le nuove arnie viene suggerito di gettarlo.

 In questo modo occorre ricomprarlo...

Gli enti predisposti dovrebbero intervenire e multare tale comunicazione falsa.
Coloro che decidono, politici o uomini scelti dalla politica si fermano al mero titolo ed essendo ignoranti poco svegli, poco riescono a capire. 
Del resto sappiamo che si sono venduti per le questioni dei diritti umani, vedasi scandalo Euro-tangentopoli, di cosa ci meravigliamo?
Troppo sarebbe quello di dare un indirizzo politico coerente, cosciente, informato, oltre che etico.

I bombi sono utilizzati nell'agricoltura per l'impollinazione di piante come pomodori, peperoni e fragole, poiché sono molto efficienti in questo compito. 

I supposti apicoltori (non credo che quelli seri possano fare una cosa del genere) forniscono colonie di bombi alle serre agricole durante il periodo di fioritura, consentendo loro di lavorare insieme alle api e ad altri impollinatori naturali.

Dopo il periodo di fioritura, i bombi vengono rimossi dalle serre. 

Alcuni apicoltori possono decidere di riutilizzare le colonie di bombi in altre serre, mentre altri possono congelarli per conservarli o buttarli via con tutto il cartone dove vi sono le nuove arnie (come ci è stato suggerito in una richiesta di informazione rivolta a questi signori).

Tuttavia, negli ultimi anni sono state sviluppate nuove soluzioni per garantire una fine più umana per i bombi da impollinazione. Ad esempio, alcune aziende stanno introducendo programmi di riciclaggio dei bombi, in cui le colonie vengono restituite agli apicoltori dopo il periodo di fioritura per essere nutrite e curate, consentendo loro di sopravvivere e prosperare anche al di fuori della stagione di impollinazione.

Inoltre, la ricerca è in corso per sviluppare bombi geneticamente modificati che abbiano una vita più lunga e possano essere utilizzati per più stagioni. Questo potrebbe ridurre la necessità di sacrificare i bombi dopo il periodo di fioritura.

È importante sottolineare che il problema non riguarda solo i bombi, ma anche altre specie di impollinatori come le api. La loro sopravvivenza è fondamentale per l'equilibrio degli ecosistemi e la produzione alimentare. Pertanto, è essenziale promuovere politiche agricole sostenibili che proteggano gli impollinatori e le loro abitazioni naturali.

In conclusione, la triste fine dei bombi nell'impollinazione può essere affrontata attraverso soluzioni come il riciclaggio delle colonie:  è fondamentale adottare un approccio olistico per proteggere tutti gli impollinatori e i loro habitat in modo sostenibile. 

Sperando che vi sia un minimo di cultura e umanità.